Frammenti di vita medievale dal castello di Zucco
Il complesso fortificato di Zucco, posto su un promontorio lungo la valle del torrente Grivò, nel comune di Faedis (UD), rappresenta uno degli episodi più significativi nel sistema di occupazione feudale del territorio friulano in piena età medievale.
Gli imponenti ruderi che attualmente caratterizzano il sito sono il prodotto dell’integrazione di fasi costruttive diverse, succedutesi nell'arco di tre secoli, dalla metà circa del '200 fino alla fine del '500, epoca a cui risale la costruzione della chiesa della Vergine del Rosario, ancora visibile presso l'ingresso del castello.
Le indagini archeologiche condotte nel 2013 dall'Università di Udine in collaborazione con il Centro regionale di Catalogazione e Restauro del Friuli Venezia Giulia (ora Istituto regionale per il Patrimonio Culturale) sono risultate fondamentali per la comprensione delle vicende costruttive intervenute in un particolare settore del complesso, dapprima destinato alla difesa e, in seguito, allo "scarico" di rifiuti e di oggetti in disuso.
Dagli accumuli di terreno è emerso un consistente nucleo di reperti legati alla vita quotidiana nel castello tra XV e XVI secolo; questi oggetti, insieme con altri tornati alla luce nel corso di precedenti scavi, delineano in modo dettagliato lo stile e il tenore di vita degli abitanti del complesso di Zucco nella sua fase finale di frequentazione.
Ingente è la quantità di contenitori destinati alla cottura, consumazione e conservazione dei cibi, sia in ceramica che in vetro. Sono ugualmente ben rappresentati anche utensili di uso domestico e artigianale, come cucchiai, coltelli con manici in legno e in osso, strumenti per la tessitura ed il cucito (fuseruole, spilli e ditali), un punteruolo per la lavorazione del cuoio.
Tra gli elementi pertinenti all’ambito militare e cavalleresco, si segnalano numerose cuspidi di proietti per arma da corda e frammenti di brigantina.
Destano particolare interesse alcuni ornamenti personali, quali fibbie, bottoni e un pendente in bronzo dorato, mentre risultano del tutto eccezionali due oggetti di dimensioni miniaturistiche, probabilmente destinati al gioco: un piccolo pettine in osso decorato ad occhi di dado e un vasetto in ceramica grezza decorato a rotella.