falange ungueale di aquila reale con strie da disarticolazione
Il reperto rappresenta un'importante elemento che attesta il ruolo rivestito dalle risorse avio-faunistiche nei comportamenti culturali ed alimentari dei gruppi umani che occuparono la regione tra 50 e 40 mila anni fa. Grazie alle tracce di macellazione antropica individuate, esso testimonia infatti l'esistenza di attività predatorie verso alcune specie di rapaci (nel caso specifico, di un'aquila), in età precedente alla definitiva affermazione del Paleolitico superiore e contribuisce all'ampio dibattito sulle modificazioni comportamentali e del regime alimentare avvenute in Europa con la sostituzione Neandertal-Sapiens. Data la rarità di simili testimonianze, esso costituisce un ritrovamento di fondamentale importanza non solo in riferimento al quadro regionale, ma anche a quello europeo.
Rio Secco Cave, The Rio Secco Cave and the North Adriatic region, a key context for investigating the Neanderthal demise, in Antiquity, 2012, 86 - issue 332
Primo rapporto, Primo rapporto sulla campagna di scavi 2010 nella Grotta del Rio Secco, Altopiano di Pradis, in Bollettino Società Naturalisti "Silvia Zenari", Pordenone 2010, 34