Catino a vasca tronco-conica con orlo indistinto dalla parete, munito di prese a lingua contrapposte, situate poco sotto la metà della vasca e rivolte verso il basso; fondo piano con piede leggermente rilevato; bordo rigonfiato all'interno, con labbro obliquo appiattito. Sulla parete esterna, appena sotto l'orlo, è presente un cordone rilevato ricavato in spessore di parete e decorato con impressioni regolari a stecca, di forma ovale allungata. Impasto di buona durezza, secco e scabro al tatto, pesante, con fratture nette dai margini irregolari. Argilla variabile da rosso mattone scuro a marrone, con patina superficiale da marrone a grigia scura, Inclusi frequenti fini e piccoli, ben distribuiti, di calcite e calcare; inclusi meno frequenti di grandi dimensioni e neri brillanti a spigoli arrotondati; buona presenza di mica.
Negri A., La ceramica grezza, in Il pozzetto USM 438. Uno squarcio sulla vita quotidiana nel XIII secolo. Quaderni della Motta, Gradisca d'Isonzo (GO) 2007, 2