in basso a destra sotto il campo figurato: SORMANI
in basso a sinistra sotto il campo figurato: 20/20
Marino Sormani ha frequentato l'Accademia di Belle Arti a Vienna ed esponedal 1951. Ha avuto molte mostre personali e ha partecipato a diverse collettive in Italia e all'estero, esponendo quasi esclusivamente dipinti.
Nel1978 è stata allestita, presso la galleria "Cartesius" di Trieste, la prima personale dedicata interamente alla grafica. Così si esprime Sergio Molesi nell'introduzione al catalogo: "Nell'ambito dell'arte triestina di questi ultimi trent'anni l'opera di Marino Sormani si pone come un evento peculiare ed isolato eppure non avulso, anzi ben radicato nella cultura e nell'ambiente della città di San Giusto. La pittura di Sormani al primo incontro si presenta semplice sì da parere primitiva, ma, quando la si approfondisce, se ne vede una tale ricchezza culturale da poterla leggere, essa pittura, a più livelli [...] in un'opera convulsa e chiassosa come la nostra, ci restituisce il bene prezioso delle atmosfere silenti e quiete [...]. La nitida trama prospettica, l'ordinata volumetria dei luoghi privi di presenza umana visibile fanno questo silenzioso. Ma esso, invece di darsi come inquietante, si riempie e colora di tinte leggere e mattinali, sicché può manifestarsi agevolmente la limpida e magica evidenza del reale, dove l'occhio si muove in modo ordinato e suggerisce alla mente pensieri razionali, ma nel contempo trasmette al cuore la sottile emozione del sentimento.[...] Questo prezioso mondo poetico si era finora manifestato prevalentemente nella pittura e, attraverso un lavorio continuo intessuto di molti, brevi episodi, anche nella grafica, in cui Sormani è talmente maestro da restituirci nonché intatto, perfino arricchito, il suo mondo espressivo. [...] Utilizzando le tecniche incisorie classiche, Sormani non solo persegue gli effetti lineari con la puntasecca e quelli pittorici [...] con l'acquaforte e l'acquatinta, ma usa lo stesso tratteggio a fini chiaroscurali, dimostrando di saper utilizzare egregiamente il mezzo tecnico a fini linguistici ed espressivi. [...] Ne vengono fuori gli alti silenzi delle cave e dei villaggi carsici desertici dove si accampa la sfogata prospettica di binari, pali e fili elettrici [...] sullo sfondo di cieli grandangolari".
Firmiani F./ Molesi S., Catalogo della Galleria d'Arte Moderna del Civico Museo Revoltella, Bergamo 1970