in alto a sinistra nel cartiglio: FORI IV / LII ACCV / RATA DE / SCRIPTIO. / Cum Privilegio.
a destra nel cartiglio: Ex Biblio / theca Nobi / lis et docti / ssimi Ioan / nis Sambu / ci, Impera / toriæ Mat.s / Historici. / 1573.
in basso a sinistra: Scala milliarium Italicorum 1000 passuum.
La carta geografica è derivata dal Theatrum Orbis Terrarum di Ortelio, una delle opere più significative nella storia della cartografia. Si tratta di un atlante geografico creato dal cartografo fiammingo Abraham Ortelius e pubblicato per la prima volta nel 1570 ad Anversa, nei Paesi Bassi. È considerato il primo atlante moderno, e la sua importanza risiede nel fatto che raccoglieva mappe provenienti da vari autori in un unico volume organizzato e coerente. Come per altre tavole, anche in questa Ortelio si limita ad assemblare carte geografiche precedenti: i modelli di riferimento sono la mappa del Friuli di Giovanni Antonio Cortona da Udine e quella dell'Istria di Pietro Coppo; quest'ultima appare innestata senza cura (si ripetono luoghi, evidenziando la ripresa di un assemblaggio che appare già nell'analoga carta geografica di Donato Bertelli).
Cucagna A., Il Friuli e la Venezia Giulia nelle principali carte geografiche regionali dei secoli XVI, XVII e XVIII, Trieste 1964
Lago L., Imago Adriae. La patria del Friuli, l'Istria e la Dalmazia nella cartografia antica, Trieste 1998