Stazione ferroviaria di Cervignano Aquileia Grado – Giardini e Parchi dei Castelli di Strassoldo (Strassoldo) – Parco di Villa Iachia (Ruda) – Stazione ferroviaria di Cervignano Aquileia Grado
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altimetrie
Stazione ferroviaria di Cervignano del Friuli – Giardini e Parchi dei Castelli di Strassoldo -Parco di Villa Iachia – Stazione ferrovPercorso ad anello che ha come punto di partenza e di arrivo la Stazione di Cervignano. In un primo tratto, fino a Strassoldo, si seguono i tracciati della Ciclovia Alpe Adria (FVG 1).
FONDO STRADALE: asfalto, sterrato
CIRCUITO: 22 km
Giunti a Cervignano del Friuli percorriamo viale della Stazione e via Roma. All’incrocio giriamo a DX in largo Oberdan e, mantenendo la DX, si comincia a seguire il tracciato della Ciclovia Alpe Adria (FVG 1) proseguendo su via XXIV Maggio per circa 800 m.
Una decina di metri prima della rotatoria, smontiamo dalla bici e attraversiamo le strisce pedonali per immetterci nella ciclabile che si trova alla nostra SX. Si prosegue su via Carnia (SR 352), lungo la pista, per altri 2,7 km. A questo punto svoltiamo a DX e percorriamo via Divisione Julia Augusta seguendo le indicazioni per Strassoldo. Allo stop manteniamo la DX e dopo 200 m si svolta nuovamente a DX in via Gradisca.
Ancora qualche metro e alla nostra DX troviamo l’ingresso al borgo di Strassoldo. Smontati dalle bici, ci inoltriamo a piedi nel cuore storico del borgo per scoprire le oasi verdi del Castello di Sopra e del Castello di Sotto. Si tratta due castelli “gemelli” immersi in un luogo incantevole tra terra e acque, oasi di pace e di verde. Incastonati tra gli edifici storici, giardini, broli e parchi si protendono nella pianura lambita dal fiume Taglio.
Proseguiamo su via Gradisca per circa 1 km e svoltiamo a DX in una strada sterrata che conduce a Novacco, un borgo rurale immerso nella campagna a Sud di Aiello. Si segnala l’antico mulino, risalente al XII secolo, che è tra i più grandi della bassa friulana, e Casa Murer, di epoca medievale, abitata un tempo dai mugnai.
Oltrepassato il piccolo centro giriamo a DX in via delle Sorgenti, che conduce ad Alture. Ritornati su strada asfaltata svoltiamo a SX e allo stop a DX, seguendo le indicazioni per Saciletto. Seguiamo la strada per 1,5 km e giriamo a SX.
Dopo un centinaio di metri passiamo davanti al Castello di Saciletto. Documentato almeno dal 1274 come “Castrum Zazilet”, ma probabilmente molto più antico, il castello appare oggi restaurato secondo il gusto romantico del secolo XIX.
Sulla DX troviamo una ciclo-pedonale in cui ci si immette arrivando a Perteole. Attraversiamo l’abitato pedalando sulla via principale per 1 km, al termine della strada, poco prima della rotatoria, smontiamo dalla bici e attraversiamo la strada sulle apposite strisce per immetterci nella pista alla nostra DX.
Ci troviamo dinanzi la chiesetta medievale di Sant’Andrea, alle cui spalle sorge il Parco della Rimembranza di Perteole, un piccolo spazio verde dove sono state collocate una grande croce bianca in pietra carsica e 25 croci in ferro in memoria dei caduti della Grande Guerra e della Seconda Guerra Mondiale.
Seguiamo la pista che ci fa curvare a SX e, appena possibile, attraversiamo la strada e svoltiamo nella direzione opposta per dirigerci verso Ruda.
Al termine della ciclabile, facendo attenzione, ci immettiamo in carreggiata. Arriviamo all’incrocio regolato dal semaforo proseguendo dritti su via Roma, fino a giungere allo stop. Qui si mantiene la DX e dopo 150 m ci immettiamo su una ciclo-pedonale, pedalando sino a trovare l’insegna che ci indica che siamo giunti al giardino e al parco di Villa Iachia. Tra alberi secolari si possono vedere gli animali selvatici che, nella stagione di caccia, trovano rifugio nel grande parco. In passato anche la famiglia Iachia, in estate, abbandonava la trafficata Trieste per godere la tranquillità di queste distese verdi.
Continuiamo sulla pista da cui siamo arrivati e pedaliamo per un paio di chilometri passando S. Nicolò e entrando a Villa Vicentina. Al termine della ciclabile svoltiamo a DX e subito dopo a DX seguendo le indicazioni per Villa Chiozza. Riprendiamo a pedalare lungo una pista, al termine della quale ci immettiamo con cautela sulla SP 68.
Percorriamo 1,2 km, passando dinanzi a Villa Chiozza e al suo parco. Il proprietario, Luigi Chiozza, fu uno scienziato amico di Louis Pasteur e grande appassionato di botanica: il bambuseto e le sequoie presenti testimoniano questo suo interesse per le specie esotiche. Per ulteriori approfondimenti si rimanda a La Verde Bellezza.
Giungendo all’incrocio con la SP 54, svoltiamo a DX e poco dopo a SX seguendo le indicazioni per Cervignano. Per evitare la rotatoria, all’altezza del cimitero svoltiamo a SX per arrivare fino alle strisce pedonali. Con bici alla mano attraversiamo e procediamo sul marciapiede.
Appena possibile riprendiamo a pedalare su via Chiozza in salita, per bypassare i binari sottostanti, e poi in discesa. Sulla SX troviamo una ciclo-pedonale in cui ci immettiamo appena possibile, facendo attenzione. In prossimità dell’incrocio regolato da semaforo, giriamo a DX in via S. Francesco (si suggerisce di attraversare con bici alla mano). In fondo alla strada manteniamo la DX, tornando alla stazione ferroviaria da cui siamo partiti.
Allegati
- Itinerario GPX (28 KB, gpx)
- Itinerario KML (7 KB, kml)