in basso a destra: N. PERIZI
Soggetto astratto (bianco, verde, azzurro e blu).
Il dipinto è giunto nell’attuale collocazione grazie a un legato di Giampaolo de Ferra, professore Emerito e Rettore dell’Università triestina dal 1972 al 1981. Perfezionata nel 2016, la donazione ha fatto arrivare all’Ateneo opere di diversi artisti, tre le quali due dipinti di mano di Nino Perizi, facendo di quest’ultimo l’artista più rappresentato nelle collezioni universitarie.
La tela appare come una delle prove più felici del passaggio tra gli anni cinquanta e sessanta e segna l’inizio del lungo e lento transito di Perizi verso le poetiche dell’informale, di quello segnico che abbraccerà alla metà del decennio. In quegli anni sosteneva perciò la necessità dell’artista di far coincidere sempre più la rappresentazione pittorica con il dramma, con l’azione. La natura, il colore, la rappresentazione legata all’esteriorità, lasceranno ben presto spazio a tele ampie e luminose, nelle quali poter imprimere i gesti, le tracce esistenziali. La dicitura presente sul cartellino incollato sul retro documenta la partecipazione della tela alla seconda edizione della Biennale d’arte di San Marino nell’estate 1961, il che colloca la tela stessa a ridosso della mostra o pochi mesi prima, all’inizio appunto del nuovo decennio, quando idealmente schiarisce la tavolozza di tele precedenti come Storia di Mare, o di Paesaggio di poco precedente (Nino Perizi 1996, nn. 46-47). Come scriveva Giulio Montenero in quegli anni: «l’arte di Perizi muove dunque da due momenti distinti e fondamentali: l’intuizione di alcuni rapporti coloristici sulla scala dei bianco-azzurri-neri proiettata nell’ariosa continuità di una unità volumetrica espansa in tutte le direzioni; la forza gestuale del movimento che dal centro del quadro si allarga verso i lati secondo una dinamica precisa di segni divenuti superfici: la dilatazione del segno in tridimensionalità è forse la conquista più alta ed esclusiva di questa pittura» (dattiloscritto 13 dicembre 1963 cfr. Nino Perizi 1996, p. 148).
Una conquista che si ritrova perfettamente nella tela in esame se appena si sostituisce al nero il verde, che in questo caso, oltre a regalare profondità e tridimensionalità, schiarisce tutti i rapporti cromatici.
De Grassi, Massimo, Schede, in "Ricorda e Splendi". Catalogo delle opere d'arte dell'Università degli Studi di Trieste, Trieste 2024
Biennale pittura, Biennale per la pittura. Premio Repubblica di San Marino, Italia-Austria 1961, San Marino 1961