Sorto tra il XIX -XX sec., a sud del monte Cjastellirs, in corrispondenza delle rotte migratorie degli uccelli, è una struttura atta alla loro caccia. Vi era installato un sistema di "spavento" costituito da corde e cerniere che catapultava una lunga frasca sopra il roccolo provocando un forte rumore. Gli uccelli impauriti, nella fuga, volavano orizzontalmente e rimanevano intrappolati nelle reti poste lungo il perimetro. Il roccolo, di notevoli dimensioni, apparteneva alla famiglia di Francesco Placereani, detto Pre Checo, presbitero, letterato e cultore della lingua friulana ma anche appassionato uccellatore.