Cultural Heritage, the source of wisdom, heritage of all humanity

31 Dicembre 2013

Cultural Heritage, the source of wisdom, heritage of all humanity

Programma multiregionale per il sostegno delle relazioni dei territori regionali con la Cina

Il Programma multiregionale per il sostegno delle relazioni dei territori regionali con la Cina (c.d. Programma MAE-Regioni-Cina) è un’iniziativa del Ministero degli Affari Esteri e del Ministero dello Sviluppo Economico. Nasce con l’obiettivo di fornire sostegno tecnico ai rapporti fra regioni italiane e province cinesi creando dinamiche virtuose di collaborazione che abbiano ricadute misurabili sul territorio.
La strategia è quella di avviare ex novo o consolidare i rapporti di partenariato tra regioni italiane e province/municipalità cinesi a supporto di iniziative nei settori e ambiti di reciproco interesse. Il valore aggiunto del Programma consiste nel facilitare la collaborazione tra le regioni italiane affinché raggiungano quella massa critica che sola può equilibrare le dimensioni economiche e sociali delle province cinesi, favorendo così l’individuazione e l’attuazione di ambiti specifici di collaborazione con queste ultime. Esso si propone di mettere a sistema tutte le iniziative regionali italiane con le istituzioni cinesi così da costruire una metodologia di scambio e condivisione per settori economici e aree geografiche. L’obiettivo finale è promuovere legami istituzionali stabili delle regioni con omologhi enti cinesi nei campi di comune interesse e costruire opportunità di sviluppo dei loro territori puntando su nuovi mercati e solide partnership economiche.

 

Il progetto Cultural Heritage, the source of wisdom, heritage of all humanity.
Tra i diversi progetti sviluppati nella terza annualità del Programma multiregionale per il sostegno delle relazioni dei territori regionali con la Cina vi è il “Cultural Heritage, the source of wisdom, heritage of all humanity.

 

Il suo scopo è quello di potenziare le competenze delle singole regioni in approccio strutturato, così da accreditare l’Italia quale referente per le istituzioni cinesi sui temi del restauro e della valorizzazione del patrimonio culturale. Esso intende presentare alla Repubblica popolare cinese le eccellenze espresse della regioni italiane nel settore di beni culturali mediante un’azione coordinata che valorizzi il Sistema Italia nel suo complesso accreditando così il nostro paese come referente per le istituzioni cinesi sui temi del restauro e della valorizzazione dei beni culturali. Partecipano al progetto le regioni Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Toscana, Umbria con il Veneto in qualità lead partner.

 

Con le generalità del 30 novembre 2011 e del 21 giugno 2012, la Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia ha deliberato l’adesione al progetto indicando Informest, Agenzia per lo sviluppo e la cooperazione economica internazionale quale ente attuatore. Il 18 luglio la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia ne ha dato comunicazione ufficiale alla Regione Veneto mentre il 27 luglio è stata siglata la convenzione di partenariato.
D’intesa con tutti i soggetti coinvolti, la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia ha ritenuto di poter mettere a disposizione del Sistema Italia:

  • Le capacità del Centro regionale di catalogazione e restauro dei beni culturali di Villa Manin di Passariano (UD) – ed in particolare della Scuola di conservazione e restauro – che metterà a disposizione professionalità e laboratori per un workshop sulle problematiche della digitalizzazione, dell’ossidazione e dell’acidità dei materiali cartacei. Il Centro infatti è il responsabile delle gestione del catalogo informatizzato del patrimonio culturale regionale nonché sede di una delle poche istituzioni italiane accreditate allo svolgimento di corsi quinquennali a ciclo unico per la formazione di restauratori;
  • la specificità della Scuola Mosaicisti del Friuli di Spilimbergo (PN), espressione contemporanea di una forma tradizionale di alto artigianato artistico. La Scuola è un punto di riferimento a livello mondiale per la formazione di professionisti e la diffusione dell’arte del mosaico, richiama studenti da tutti i paesi e realizza ovunque opere d’arte in collaborazione con architetti e designer.

 

Le attività del progetto nella Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
Dal 15 maggio al 28 settembre 2012 si sono susseguite quattro riunioni di coordinamento, valutazione e programmazione indette dalla Regione del Veneto. Esse hanno permesso di definire le formalità burocratiche per l’avvio del progetto, elaborare un calendario che includa l’evento di lancio previsto per la fine di ottobre, pianificare le attività di accoglienza dei tecnici cinesi in Italia e le missioni dei tecnici italiani in Cina come pure l’accoglienza della delegazione istituzionale cinese nelle varie regioni italiane. Sono stati inoltre messi a punto i sistemi di monitoraggio e di controllo di qualità degli output di realizzazione, la reportistica delle attività e delle spese del progetto e infine il piano di comunicazione.

 

 

Il 30 ottobre 2012 a Venezia, presso la Scuola grande di San Giovanni Evangelista, si è svolta la sessione inaugurale del progetto. Sono intervenuti Zheng Hao, Consigliere culturale dell’Ambasciata della repubblica popolare in Italia; Antonio Norfo (per il Ministero degli Affari Esteri) e Vincenzo Donato (Ministero dello Sviluppo Economico). Nella delegazione cinese erano rappresentate ad alto livello le più prestigiose istituzioni culturali della Repubblica Popolare, quali il Museo nazionale e l’Università di Pechino, l’Ente per i beni culturali e il turismo di Qufu (dove si conservano gli archivi privati dei discendenti di Confucio, patrimonio mondiale dell’umanità Unesco), il Museo di Nanchino, l’Ufficio per i beni culturali Chongqing, l’Accademia delle sculture rupestri di Dazu (patrimonio mondiale dell’umanità Unesco) e l’Ufficio per il patrimonio culturale della provincia dell’Hunan. La sessione inaugurale segna l’avvio della fase operativa in cui sono previste missioni di tecnici italiani in Cina e viceversa finalizzate alla condivisioni di esperienze, metodi e buone pratiche.
Il giorno seguente è stato dedicato ad incontri mirati tra referenti italiani e cinesi grazie ai quali sono state valutate ipotesi di collaborazione reciproca e stabilito un primo calendario di massima per gli scambi. La Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia ha dato la sua piena disponibilità ad accogliere dei tecnici cinesi per un workshop – da organizzarsi presso il Centro regionale di catalogazione e restauro dei beni culturali di Passariano – che sarà dedicato alla digitalizzazione del materiale archivistico e librario e alle ultime ricerche sull’ossidazione della carta.

 

 

Nelle giornate del 2 e del 3 novembre, una delegazione istituzionale composta da rappresentanti delle maggiori università, musei ed enti di tutela cinesi è stata impegnata in un fitto programma di riunioni istituzionali, incontri e visite guidate alle eccellenze culturali della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Sabato 3, la delegazione ha visitato il Centro regionale di catalogazione e restauro dei beni culturali di Villa Manin di Passariano dove sono state illustrate le attività dell’ente ed i progetti di ricerca svolti in collaborazione con i diversi partner istituzionali come il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, le Università locali ecc.
I rappresentanti dell’Università di Pechino e dell’Ente per i beni culturali e il turismo di Qufu (località dove si conservano gli archivi della famiglia di Confucio) hanno espresso il desiderio di inviare a Passariano quattro esperti per un workshop dedicato alle problematiche della digitalizzazione, dell’ossidazione e dell’acidità dei materiali cartacei.

 

 

Dal 10 al 15 dicembre 2012, la dottoressa Tang Li, vicedirettrice del complesso monumentale di Qufu, ha potuto trascorrere una settimana di studio in Friuli Venezia Giulia concretizzando le proposte formulate negli incontri precedenti. Le attività sono iniziate con una serie di seminari, incontri, scambi di esperienze con restauratori e dimostrazioni pratiche che hanno avuto luogo presso la Scuola regionale di conservazione e restauro dei beni culturali a Villa Manin di Passariano e sono proseguite con un ampio programma di visite istituzionali in tutta la regione.

 

 

Dal 21 al 25 gennaio 2013, la Scuola di Passariano ha inoltre ospitato Yang Chen e Wang Kai, due specialistici della School of Archaeology and Museology della Beijing University. Questa parte del workshop ha ripreso i temi della documentazione già sviluppati a dicembre, a cui si sono aggiunti degli approfondimenti mirati. Va segnalata in particolare la giornata di martedì 22 febbraio, centrata sulle ultime ricerche sull’ossidazione della carta. Il seminario è stato tenuto da Paolo Calvini, docente di Chimica dei materiali cartacei all’università “Ca Foscari” di Venezia, e da Andrea Gorassini, ricercatore presso l’Università degli studi di Udine.

 

La partecipazione della Regione Friuli Venezia Giulia al progetto è terminata alla fine del 2013.