Si riporta da La verde bellezza. Guida ai parchi e ai giardini storici pubblici del Friuli Venezia Giulia il testo d’introduzione firmato da Franca Merluzzi.
«Nel volumetto La verde bellezza. Guida ai parchi e ai giardini storici pubblici del Friuli Venezia Giulia descriviamo 50 parchi e giardini del Friuli Venezia Giulia a cui tutti noi possiamo accedere liberamente per godere della loro “verde bellezza”. Tale patrimonio è costituito da beni di pubblica fruizione ma anche di particolare interesse dal punto di vista storico. Sono aree verdi, delimitate, abbellite e ornate in cui la storia, l’arte, l’invenzione e l’artificio si fondono con la natura. Qui, all’aria aperta, possiamo camminare, sostare, passeggiare, fare jogging, da soli o in compagnia. Prendiamoci dunque del tempo e inoltriamoci tra i vialetti, le siepi, i monumenti, le statue, gli alberi.
Un progetto che cresce
In questi anni il Servizio catalogazione, formazione e ricerca dell’ERPAC, Ente regionale per il patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia, ha realizzato un progetto per studiare i parchi e i giardini su scala regionale, favorire la loro conoscenza e salvaguardia. Abbiamo raccolto dati, immagini, documenti e organizzato convegni, ci siamo rivolti a esperti e abbiamo lavorato assieme a loro per analizzare le caratteristiche e l’entità di questo singolare patrimonio regionale.
Siamo partiti da una ricognizione sistematica dei siti d’interesse storico, pubblici e privati, e li abbiamo enumerati all’interno di un primo censimento aperto a nuove segnalazioni. Il numero si è progressivamente incrementato fino a comprendere 411 siti. Di quelli ritenuti particolarmente significativi abbiamo redatto le schede di catalogazione consultabili da tutti (https://patrimonioculturale.regione.fvg.it). Attualmente sono 185 i siti descritti con dati storici e tecnici, corredati di immagini fotografiche. La documentazione raccolta è confluita nel volume, uscito in due edizione, nel 2013 e nel 2014, Parchi e giardini storici del Friuli Venezia Giulia. Un patrimonio che si svela, consultabile anch’esso nel sito.
Lo spirito del luogo
Attraverso le pagine di questa guida entreremo nei vari luoghi: i parchi e i giardini vanno percorsi, attraversati, osservati, vissuti, compresi. Studiandoli e frequentandoli abbiamo individuato in ciascuno delle particolarità, degli elementi distintivi che li rendono unici, uno diverso dall’altro. Ai lettori proponiamo dei percorsi narrati per visite reali e non virtuali, per cogliere di persona gli aspetti più interessanti entrando in sintonia con lo spirito del luogo.
Assieme andremo alla ricerca delle tracce delle configurazioni originarie, degli scorci più suggestivi, delle peculiarità botaniche e, sulla base di documenti, risaliremo all’epoca in cui furono creati e, per cenni, diremo le vicende in cui furono coinvolti. Parleremo anche, quando ne è stata tramandata memoria, dei proprietari, dei progettisti, degli stili e delle mode a cui si ispirarono. Scopriremo storie curiose e affascinanti, desideri e ambizioni, valori civici e nobili intendimenti.
Diffusi e diversi, per epoca e per nascita
I parchi e i giardini sono presentati suddivisi e raggruppati, nel rispetto della storia e delle funzioni svolte, secondo criteri che si rifanno alle diverse tipologie collegate alla proprietà e alla dislocazione nel territorio. Molti siti hanno abbellito fin dall’inizio spazi a disposizione dei cittadini per migliorare la qualità della vita e, spesso, all’aspetto ricreativo ed estetico, hanno unito la volontà di ricordare personaggi illustri, celebrare fatti storici come l’Unità d’Italia, onorare la memoria dei caduti in guerra. Tra i parchi urbani abbiamo infatti inserito i tre principali Parchi della Rimembranza a rappresentare quelli che in gran numero sono diffusi sull’intero territorio regionale.
Abbiamo preso in considerazione anche i “parchi della mente”, le ampie aree verdi che circondano gli ex ospedali psichiatrici provinciali di Trieste, Udine e Gorizia. Altri parchi e giardini invece appartenevano al patrimonio privato e a seguito di vicende storiche e familiari – spesso per mancanza di eredi – sono diventati beni pubblici. Inseriti nel contesto urbano, erano annessi a residenze cittadine; arricchivano e decoravano le dimore abituali di alcune famiglie signorili. Altri, invece, erano pertinenze di ville, collocate in contesti rurali e connesse spesso con attività agricole come dimostra il binomio villa-giardino/ parco brolo braida ancora individuabile in alcuni insediamenti. Appartenevano a nobili o facoltosi personaggi che per loro diretta volontà o dei discendenti disposero la pubblica fruizione.
Abbiamo voluto presentare assieme i due parchi che, secondo noi, emergono tra tutti per testimonianze di storia e di bellezza: il Parco di Villa Manin e il Parco di Miramare. Alcuni giardini sono di notevole interesse botanico per la presenza di collezioni di piante, alberi secolari, specie rare, ma anche per il modo efficace di interagire e di fornire indicazioni specifiche ai visitatori.
Dov’è la meraviglia?
Entrare in sintonia con il verde è un piacere che riserva a ciascuno sensazioni e suggestioni che hanno qualcosa di misterioso e di atavico. Non a caso fin dalla remota antichità il giardino è stato assimilato al Paradiso terrestre, un paradiso perduto, di cui l’uomo forse ne conserva il ricordo».
Il libro è in vendita in tutte le librerie. Distribuzione curata da FORUM Editrice Universitaria Udinese
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Mappa dei parchi e dei giardini storici pubblici della guida La verde bellezza