Metalli antichi del museo di San Vito al Tagliamento

01 Giugno 2016

Metalli antichi del museo di San Vito al Tagliamento

 

Il catalogo

Nel 2014 ha preso avvio un progetto di studio e documentazione dei reperti archeologici in metallo (ad esclusione delle monete) di epoca romana e altomedievale, conservati presso il Museo Civico “Federico De Rocco” di San Vito al Tagliamento (PN), attraverso una collaborazione tra l’allora Centro di catalogazione e restauro dei beni culturali (oggi Servizio catalogazione, formazione e ricerca dell’ERPAC) e il Comune di San Vito.

Nella sezione archeologica del Museo è presente una collezione relativamente ricca di manufatti in metallo (soprattutto bronzo e piombo, ma anche argento e ferro), provenienti dal vasto bacino territoriale del mandamento sanvitese.

 

I contesti di rinvenimento, tutti di superficie, sono in prevalenza riconducibili ad aree di insediamento – ville rustiche, in particolare – o ad aree funerarie.
Tra i siti archeologici che hanno restituito nuclei più corposi di materiali, va menzionata la ricca villa del Gorgaz, presso San Vito, cui appartengono alcuni tra gli elementi di maggior pregio della raccolta, come una applique a testa di Medusa e un bronzetto raffigurante Ercole in riposo

 

Ugualmente significativo il vasto complesso edilizio in località Sile, presso San Giovanni di Casarsa della Delizia (PN), prospiciente il decumano massimo della centuriazione di Iulia Concordia; come indicato anche dall’enorme quantità di reperti metallici recuperati in superficie (monete, fibule, elementi di chiavi, attrezzi, numerosissimi pesi da stadera e da bilancia), l’insediamento dovette probabilmente svolgere attività e funzioni più complesse rispetto a quelle di una semplice villa rustica.

 

Il progetto ha portato alla pubblicazione, negli ultimi mesi del 2016, del catalogo a stampa Metalli antichi del Museo di San Vito al TagliamentoL’età romana e altomedievale, di Annalisa Giovannini e Giovanni Tasca. 
Le fasi di studio e di classificazione dei materiali archeologici sono state precedute dalla ripulitura e dal restauro dei pezzi più significativi. Inoltre, una selezione di 181 reperti è stata catalogata nella banca-dati SIRPAC, dove le collezioni archeologiche e numismatiche del museo sono ampiamente rappresentate. 

Oltre a documentare la raccolta nella sua interezza, il catalogo è articolato secondo un criterio topografico, tale da consentire una (ri)lettura dei contesti di ritrovamento dei materiali e da offrire nuovi spunti per la comprensione delle dinamiche del popolamento del territorio della Destra Tagliamento nell’antichità.