SITO POLIFUNZIONALE, periodo romano, secc. II a.C. - V d.C.

Oggetto
SITO POLIFUNZIONALE
Localizzazione
Aquileia (UD) Panigai
Cronologia
secc. II a.C. - V d.C.
Ambito Culturale
periodo romano
Indagini di scavo
k.k. Zentral-Commission zur Erforschung und Erhaltung der Kunst-und historischen Denkmale - 1888/00/00
Soprintendenza alle Antichità delle Venezie - 1978/00/00
Associazione Nazionale per Aquileia - 1930/00/00-1935/00/00
Soprintendenza alle Antichità delle Venezie - 1969/00/00
Soprintendenza alle Antichità delle Venezie - 1973/00/00
Codice scheda
SI_786

L'area archeologica, ubicata a sudovest di Aquileia, corrisponde all'area vincolata ai sensi della L. 1089/39 e comprende la fascia di terreni tra il Canale Marassin e i Casali di Panigai lungo il tratto terminale del fiume Natissa, presso il punto in cui questo sbocca nella Laguna di Grado. La zona si caratterizza per un'eccezionale serie di rinvenimenti di varia natura, fatti a più riprese dalla fine dell'Ottocento agli anni Settanta del secolo scorso, tanto che nel 1973 fu sottoposta a vincolo archeologico a seguito di rilevanti scoperte effettuate da Luisa Bertacchi. In quell'anno, come riporta il decreto di vincolo, lungo la sponda destra del corso fluviale vennero alla luce, in occasione dell'escavazione di alcune scoline e del livellamento del terreno, "numerosi e grandi basamenti in pietra appartenenti a monumenti sepolcrali, strutture murarie e non meno di una trentina di tombe ad incinerazione con ricchi corredi e un'iscrizione". Le indagini di verifica, condotte in occasione di lavori di arginatura della sponda del Natissa, portarono anche all'individuazione, a sud del rialzo della Boschetta, di un lungo rettifilo riferibile a un tracciato viario che correva parallelamente al fiume, nonché di tracce di "un nucleo di abitazioni". In corrispondenza del sito della Boschetta, nel settore settentrionale, furono recuperati alcuni frammenti architettonici riconducibili all'esistenza di un tempio; nei pressi fu poi scoperta nel 1978 una struttura di tipo "abitativo-agricolo". Poco più a sud, nella p.c. 77, fu rilevata una sistemazione ad anfore realizzata per scopi di bonifica. L'area di Panigai era già stata esplorata da Enrico Maionica nel 1888, quando venne portato in luce un altro lungo tratto della strada romana nella parte più meridionale, fino ai Casali. Anche allora emersero varie evidenze di carattere funerario, tra cui urne e lapidi, nonché un lacerto di pavimentazione musiva. Su tutta la fascia di terreni, laddove vi erano sufficienti condizioni di visibilità, nel corso delle prospezioni di superficie eseguite negli anni Novanta fu possibile rilevare un affioramento continuo di materiale archeologico, composto prevalentemente da ciottoli e frammenti di laterizio, di anfore e di pietre, anche di grosse dimensioni.

L'area di Panigai era attraversata da una delle strade di collegamento di Aquileia con la costa (SI 789), che doveva integrarsi con il sistema di comunicazioni per via d'acqua basato sullo sfruttamento del fiume oggi corrispondente al Natissa. Lungo questo tracciato si estendeva una necropoli comprendente sepolcri dalle forme monumentalizzate, che risulta documentata da una cospicua serie di evidenze, venute alla luce a più riprese durante le indagini di scavo ma anche costituite dalle numerosi epigrafi funerarie provenienti dalla zona (cfr. SI 787). Con le aree sepolcrali qui dovevano coesistere anche aree a destinazione residenziale, come testimoniato da diversi indizi di strutture ad uso abitativo (cfr. SI 788). Non è da escludere che il nucleo insediativo avesse anche funzioni legate ad attività commerciali, data la sua posizione favorevole lungo la strada e nei pressi del sistema di canalizzazioni che caratterizzava la fascia perilagunare. Va infine ricordato che nella parte settentrionale preso il corso del fiume doveva sorgere già in epoca repubblicana un edificio templare di notevoli dimensioni (SI 792).

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BIBLIOGRAFIA

Oriolo F., Prime esplorazioni e ricerche nel suburbio di Aquileia. L'area nel comparto sud-occidentale tra Bacchina e Panigai, in Studia archaeologica Monika Verzár Bass dicata, Trieste 2015