Opere d’arte del Civico Museo Teatrale
Il percorso di visita del Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl” include un piccolo ma assai significativo nucleo di opere d’arte.
Si tratta soprattutto di dipinti, oltre che di sculture e disegni, che accompagnano il visitatore attraverso le sale, dando un volto ai personaggi che vi si incontrano e illustrando alcuni temi in esse affrontati. La campagna di catalogazione condotta a marzo 2021 ha avuto per oggetto 100 opere, per la gran parte ritratti, anche se non mancano altri generi pittorici come la natura morta e la pittura di genere. Spesso di alto valore artistico, vedono fra i loro autori alcuni dei più significativi rappresentanti dell’arte triestina tra Otto e Novecento, come pure notevoli artisti italiani e stranieri. Del percorso fanno inoltre parte opere che testimoniano importanti episodi artistici legati al mondo del teatro e della musica a Trieste, fra cui spiccano per il loro interesse storico alcuni bozzetti che parteciparono al concorso per il monumento a Giuseppe Verdi nel 1902 e un frammento dell’affresco che decorava il soffitto dello scomparso Teatro Armonia (1857).
Il Museo
Il Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl” ebbe origine nel 1924 quando l’editore musicale, commerciante di musica e collezionista Carlo Schmidl (Trieste 1859-1943) volle rendere pubblica la sua Raccolta storico-musicale, frutto di mezzo secolo di attività svolta nel culto delle memorie del palcoscenico. Ospitato dal 2006 nello splendido Palazzo Gopcevich affacciato sul Canale del Ponterosso, ne occupa il primo e il secondo piano con un percorso di visita che documenta la storia del teatro e della musica a Trieste dal Settecento a oggi. La sua duplice anima, di sede espositiva e centro di documentazione, si riflette nella varietà dei materiali esposti e nell’articolazione degli spazi all’interno del palazzo, rappresentando un vero “teatro della memoria”, che da un secolo custodisce e incrementa le sue collezioni nello spirito del fondatore.
Le raccolte
I materiali che compongono le raccolte del museo riflettono, nella loro varietà, l’impostazione impressa da Carlo Schmidl, e comprendono manifesti, locandine, fondi archivistici, manoscritti autografi, bozzetti e figurini, stampe, fotografie, costumi e gioielli di scena, marionette e burattini, oltre a numerosi cimeli appartenuti ad artisti e opere d’arte quali dipinti, medaglie e sculture.
Assai significativa è la raccolta di oltre settecento strumenti musicali, europei ed extraeuropei, la cui esposizione, quasi integrale, si dipana tra primo e secondo piano ed è arricchita dalla fedele ricostruzione di uno storico laboratorio di liuteria, completo degli arnesi originali.
Immagine di copertina: Umberto Veruda, Ritratto di Delfino Menotti, 1892, olio su tela (inv. CMT OA 1/2).