Itinerario 11

29 Settembre 2023

Itinerario 11

11. Da Opicina al centro di Trieste con il tram e la bici

 

Fermata del tram “Campo Marzio” (Opicina) – Parco urbano di Villa Giulia – Parco di San Giovanni – Parco Farneto – Parco di Villa Revoltella – Civico Orto Botanico – Giardino di Villa Engelmann – Giardino Muzio de Tommasini – Piazza Oberdan (Trieste).

 

 

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mappa

 

 

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altimetrie

 

 

A maggio 2017 il servizio del tram risulta temporaneamente sospeso, si raccomanda di verificare sul sito della “Trieste Trasporti” orari-e-percorsi/linee – orari/linea-2

 

Percorso ad anello per ciclisti esperti che parte dalla fermata del tram di via Campo Marzio (Opicina) e arriva al suo capolinea in centro città a Trieste (piazza Oberdan). L’itinerario tocca diverse aree della città e presenta numerosi saliscendi e difficoltà tecniche.

 

FONDO STRADALE: asfalto, sterrato
ANDATA: 17,9 km
RITORNO: in tram

 

Si parte da Opicina, dalla fermata del tram di via Campo Romano e si scende per 3 km lungo Strada Nuova per Opicina. Si svolta a DX in via Baiardi che si percorre per 300 m sino ad arrivare all’ingresso del Parco urbano di Villa Giulia. Passeggiando per i sentieri si può osservare la vegetazione tipica della boscaglia carsica: roverella, rovere, carpino nero, robinia, orniello, acero campestre e acero trilobo e sommaco I cui cespugli si tingono in autunno di rosso fuoco.
Si consiglia la discesa del parco con bici alla mano poiché il percorso non è sempre agevole a causa del terreno sconnesso e della ripidità (110 m di dislivello in 1 km). All’uscita del parco si scende per via Monte S. Gabriele e si svolta a SX in via Cantù. All’incrocio con via Fabio Severo si gira a SX facendo molta attenzione e si risale la strada per 1,6 km. In questo tratto si passa dinanzi all’edificio Centrale dell’Università di Trieste. La sua architettura monumentale domina la città dalle pendici del Monte Valerio e costituisce l’avamposto del retrostante comprensorio universitario. Si gira a DX in via Weiss e si comincia la discesa attraverso il Parco di San Giovanni, luogo simbolo della “trasformazione possibile” dopo le innovazioni di Franco Basaglia.


Dopo circa 150 m si consiglia di svoltare a SX in via Bottacin e dopo circa 100 m si può ammirare il Roseto, uno dei più grandi d’Italia, famoso a livello internazionale per varietà e bellezza. Si ritorna verso la chiesetta e, lasciandosela alle spalle, si percorrono circa 100 m. Alla fine della strada si gira a DX e si ritorna sulla strada principale. Dopo 100 m si svolta a DX in via De Ralli. Si pedala per circa 350 m e si svolta a SX per ritornare su via Weiss.
Si esce dal Comprensorio di San Giovanni e tramite via Donatello si arriva in viale Sanzio, dove si svolta a DX. Facendo attenzione si curva a SX e si fa il giro della Rotonda del Boschetto per immettersi in strada di Guardiella e svoltare subito a DX in via Pindemonte. Si segue l’andamento della strada che curva a DX e si prosegue per 450 m fino al divieto d’accesso. Qui si fa una curva a gomito per imboccare il percorso che si inerpica alla nostra SX e che attraversa tutto Parco Farneto: un bosco urbano frequentato e vissuto, meta di escursionisti e jogger, ma anche di famiglie e scolaresche. I percorsi si inoltrano tra le quercete che convivono con le pinete.
Comincia la salita e si segnala la presenza di alcuni gradini verso l’inizio del percorso e la presenza di curve strette. Si pedala per circa 450 m e al bivio si svolta a DX, al successivo incrocio, dopo 200 m, si svolta a SX, dopo 400 m a DX e dopo altri 450 m si arriva all’area giochi di via Marchesetti. Si svolta a SX e dopo circa 400 m a DX. Si prosegue sempre dritti per circa 1 km, sino ad arrivare sul retro del palazzo del Ferdinandeo. Si compie una piccola salita sino ad arrivare a un’area pianeggiante dove si trovano dei tavoli da ping pong.
Si svolta a SX e dopo 200 m si arriva in via De Marchesetti. Facendo molta attenzione si svolta a SX raggiunge il Parco di Villa Revoltella. Realizzato per volontà del barone Pasquale Revoltella, figura di spicco dell’alta finanza triestina del XIX secolo, il parco fu ceduto al Comune di Trieste a patto che fosse fruibile dalla cittadinanza. Verso il suo interno si diramano vialetti che scendono seguendo i dislivelli.
Si ritorna su via Marchesetti che si percorre per circa 2,3 km sino ad arrivare al Civico Orto Botanico che si trova sulla nostra DX. Situato in posizione panoramica, è un’istituzione ottocentesca nata grazie a uomini illuminati. Una passeggiata offre l’occasione per conoscere nuove piante e i loro molteplici usi. Si ritorna su via Marchesetti seguendo l’andamento curvilineo della strada per 650 m, a questo punto si svolta a SX in via Petrarca e dopo 200 m di nuovo a SX in via Pietà. Si curva nella prima strada a DX e si gira a DX. Dopo qualche metro si trova l’ingresso del Giardino di Villa Engelmann. Il giardino caratterizza il pendio a ovest del colle di Chiadino, contrassegnato dalla presenza di ville ottocentesche. A schema libero, si presenta in parte situato sui pàstini, i tradizionali terrazzamenti triestini. Si scende per via di Chiadino e si svolta a SX in via Rossetti e poi subito a DX in via Pascoli.


Al semaforo si curva a DX in via Canova che si segue sino a svoltare a SX in via Stuparich e a DX in via Gatteri. In fondo alla via, al semaforo, si svolta a DX in via Battisti (attenzione: ci sono tre corsie). Al semaforo si mantiene la SX poiché si deve andare in via Marconi.
Dopo una cinquantina di metri si accosta a DX e si arriva all’ingresso del Giardino Muzio de Tommasini, un museo a cielo aperto intitolato all’omonimo botanico de Tommasini. Podestà di Trieste, nel 1854 fece realizzare quest’area verde su terreni appositamente acquistati. Alla DX dell’ingresso, sul marciapiede di via Giulia, si trova qualche stallo per le bici.


Si pedala lungo via Marconi e appena possibile si svolta a SX e nuovamente a SX in via S. Francesco che si percorre sino alla fine.
Si passa davanti la Sinagoga, una delle più grandi d’Europa. Progettata dagli architetti Berlam e inaugurata nel 1912, con la sua monumentalità rappresenta l’influenza raggiunta dalla Comunità ebraica nella vita economica e culturale di Trieste, da sempre una realtà multiculturale. Al semaforo si svolta a DX in via Carducci e si prosegue dritti fino in Piazza Oberdan, dove si trova il capolinea del tram. Si raccomanda in questo ultimo tratto di fare attenzione alle corsie e ai semafori.

 

 

Allegati

  • Itinerario GPX (43 KB, gpx) 
  • Itinerario KML (11 KB, kml)