Dal borgo medievale di San Vito al Tagliamento a quello di Cordovado

04 Gennaio 2024

Dal borgo medievale di San Vito al Tagliamento a quello di Cordovado

17 itinerario verde sorpresa

Stazione ferroviaria di S. Vito al Tagliamento – Giardino e Parco di Villa Freschi Piccolomini (Cordovado) – Stazione ferroviaria di Cordovado-Sesto

 

 

Mappa 4 S Vito Cordovado

mappa

 

4 San Vito Cordovado altimetrie

altimetrie

 

 

 

Percorso unidirezionale che parte da S. Vito al Tagliamento e, seguendo principalmente strade secondarie, raggiunge Cordovado. Il percorso è di breve durata e prevalentemente in piano.

 

FONDO STRADALE: asfalto, sterrato, pavé
ANDATA: 13,3 km
RITORNO: in treno

 

Arrivati in stazione prendiamo la ciclabile alla nostra SX che ci conduce a una rotatoria e usciamo alla seconda uscita per fare una piccola deviazione per il centro di San Vito al Tagliamento. L’antico borgo medioevale sorge alla destra del fiume Tagliamento e conserva ancora il fossato medievale e le tre torri di accesso.

Pedaliamo lungo la pista ciclabile e dopo 150 m svoltiamo a DX in via Amalteo fino a giungere in piazza del Popolo, nel cuore medievale di San Vito al Tagliamento.

Alla nostra SX troviamo il Giardino e il Parco di Palazzo Altan Rota de Conturbia, uno degli edifici più antichi della città. Il giardino all’italiana occupa un’area intra moenia del centro storico. Il parco, contiguo, presenta alcuni eccezionali monumenti arborei.

Con bici alla mano si attraversa la piazza sino ad arrivare al Duomo, sorto nella metà del ‘700 sulle fondamenta di un duomo quattrocentesco per volontà e impegno dell’ultimo patriarca Daniele Delfino. Si svolta a DX in via Altan e alla fine della strada, sulla SX, si trova il Palazzo Tullio Altan, sede del Museo provinciale della vita contadina “Diogene Penzi” con il suo parco. Il primo è un gioiello d’arte giardinistica recuperato grazie a un attento restauro, il parco di tipo romantico si trova oltre il muro a emiciclo e presenta una collezione di rose d’epoca. Per ulteriori approfondimenti riguardanti questi due parchi si rimanda a La verde bellezza. Guida ai parchi e ai giardini storici pubblici del Friuli Venezia Giulia.

 

Continuando su via Altan si passa Torre Grimana Savorgnana, una delle tre porte di accesso a S. Vito, e facendo attenzione si attraversa la rotatoria, immettendosi nella SP 28 (ciclabile). Dopo un paio di chilometri la strada curva a DX, facendo attenzione usciamo dalla pista e seguiamo le indicazioni per Gleris, svoltando a SX.

Si pedala fino a giungere a una rotatoria, si imbocca la prima uscita e, dopo pochi metri, allo stop, si svolta a SX e poi a DX in via della Roggia. Seguiamo l’andamento della strada leggermente tortuoso che continua su via Del Mei Tom e allo stop giriamo a SX e continuiamo sulla SP 8 fino a entrare a Santa Sabina. Si imbocca la seconda strada a DX (via Ramuscellutto) che si percorre per 1,4 km, entrando a Ramuscello. Si gira a SX in via Risorgimenthttps://patrimonioculturale.regione.fvg.it/architettura/?s_id=446193o, seguendo le indicazioni per i campo sportivo.

Dopo 700 m, allo stop, si attraversa l’incrocio proseguendo dritti fino alla successiva intersezione, dove svoltiamo a SX. 400 m e sulla SX troviamo il viale d’accesso a Villa Attimis Freschi Piccolomini.  Il complesso a “U” è costituito da un corpo centrale (XVII sec.) da cui si dipartono, sul fronte principale, due barchesse perpendicolari che racchiudono la corte d’accesso alla villa.

Svoltiamo a DX nella strada di fronte il complesso di edifici e proseguiamo dritti su via Freschi fino a raggiungere l’incrocio con la SR 463 dove ci si immette mantenendo la SX. Giunti alla rotatoria, facendo attenzione, si imbocca la seconda uscita. Pedaliamo lungo via Canedi per quasi 1 km sino a giungere ad un’area di sosta di fronte alla quale troviamo l’ingresso a Villa Curtis Vadi, altrimenti nota come Villa del Pino.

Dopo un centinaio di metri, in prossimità dell’intersezione con via Saccudello, svoltiamo a DX e, poco dopo, all’altezza della chiesa, a SX. Percorriamo la strada sino alla fine per poi girare a SX e poi subito a DX in un percorso ciclo-pedonale sterrato.

Seguiamo l’andamento sinuoso del percorso che attraversa alcune aree verdi. Passato il Parco degli Alpini, manteniamo la DX e riprendiamo la pista non più sterrata. Dopo 200 m la ciclo-pedonale curva a DX, passando dietro il duomo di Sant’Andrea. L’antico edificio risale al XV sec. ed è in stile romanico, gli affreschi dell’abside furono realizzati agli inizi del Cinquecento da Gianfrancesco da Tolmezzo, uno dei massimi esponenti dell’arte pittorica friulana del Quattrocento.

Superata la chiesa si arriva dinanzi all’ingresso di Borgo Castello. Siamo a Cordovado, città che presenta un nucleo storico ben conservato di cui fanno parte il castello stesso, l’area dell’antica pieve di Sant’Andrea e la zona del seicentesco Santuario della Madonna e convento dei padri domenicani.

Smontiamo dalle bici e attraversiamo la torre portaia proseguendo a piedi nel cuore del borgo medievale, dove possiamo ammirare il giardino e il parco di Villa Freschi Piccolomini. Il giardino d’onore antistante la villa presenta un impianto di matrice geometrica , mentre nella parte posteriore si sviluppa il parco romantico caratterizzato da lievi dislivelli raccordati da sentieri in pendio.

 

Usciti dall’altra torre (Torre dell’Orologio), ci ritroviamo su via Battaglione Gemona, dove svoltiamo a DX per dirigerci verso la stazione dei treni di Cordovado – Sesto. All’altezza della rotatoria possiamo fare una piccola deviazione per ammirare alla nostra DX un complesso di edifici storici molto interessante. Si tratta di Palazzo Mainardi, antico noviziato del convento, Palazzo Cecchini, edificio settecentesco che ospita al suo interno una biblioteca, e il Santuario della Madonna delle Grazie, edificio in stile barocco a pianta ottagonale.

Con bici alla mano attraversiamo la strada per poi rimontare in sella e percorrere il viale alberato che conduce alla stazione dei treni, giungendo a destinazione.

 

Allegati

  • Itinerario GPX (23 KB, gpx)
  • Itinerario KML (6 KB, kml)