Itinerario tra Cividale e Premariacco, passando tra i vigneti dei Colli Orientali

15 Dicembre 2023

Itinerario tra Cividale e Premariacco, passando tra i vigneti dei Colli Orientali

7 itinerario cividale

Stazione ferroviaria di Cividale – Parco di Villa Rubini (Spessa) – Giardino e Parco di Villa Valvason Maniago Perusini (Ipplis) – Stazione ferroviaria di Cividale

 

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mappa

 

 

15_Cividale_Cividale_ALTIMETRIE            altimetrie

 

 

Percorso ad anello che si sviluppa a sud di Cividale sfruttando tre itinerari segnalati: la FVG 3 (Ciclovia Pedemontana e del Collio), l’Itinerario Turistico di Rosazzo e BIMOBIS (Mobilità ciclistica tra Slovenia e Italia). Si segnala una salita impegnativa tra Spessa e Rocca Bernarda. In alcuni tratti si percorrono strade di campagna che possono non essere ben inghiaiate, si suggerisce bici robusta.

 

FONDO STRADALE: asfalto, sterrato, pavé
CIRCUITO: 26,2 km

 

Usciti dalla stazione di Cividale del Friuli si attraversa il piazzale a DX e ci si immette sulla SS 54. Si percorre viale Duca degli Abruzzi per 400 m e alla rotatoria, facendo attenzione, imbocchiamo la terza uscita (via Borgo S. Pietro) che percorriamo giungendo in piazza Diaz. Attraversiamo il parcheggio e sulla DX ci immettiamo in una strada a traffico limitato, dove le bici sono autorizzate a passare, superiamo piazza Terme Romane e manteniamo la DX su Foro Giulio Cesare giungendo in Largo Boiani.

Qui giriamo a SX e passiamo davanti al Duomo. La storia di questo edificio è stata complessa e travagliata. La prima chiesa sorta in questo luogo risaliva all’ VIII sec. e fu voluta dal patriarca Callisto. A metà del XV secolo venne affidata la ricostruzione dell’edificio a un architetto che la progettò in stile gotico-veneziano. I lavori si protrassero per molto tempo e nel 1502 una colonna cedette provocando il crollo di buona parte della fabbrica. Dopo breve tempo la ricostruzione venne affidata a Pietro Lombardo, che realizzò l’attuale duomo in stile misto gotico-veneziano e rinascimentale.

Proseguiamo su Corso Paolino d’Aquileia e attraversiamo il Ponte del Diavolo, uno dei simboli della città. Vale la pena fare una sosta all’estremità del ponte, sulla riva sinistra, per ammirare la città e, lasciando le bici, si può scendere sul letto ghiaioso del fiume da una scalinata piuttosto ripida per poter ammirare le maestose arcate del ponte. Inoltre alla nostra SX troviamo la Chiesa di San Martino il cui nucleo è noto già dal 1238, ma come “arimannia” longobarda, un presidio militare. L’edificio fu più volte rimaneggiato e nel 1661, nel corso di lavori di rifacimento, vennero ritrovate delle tombe longobarde dal ricco corredo funebre.

Seguiamo la strada principale, entriamo a Rualis e dopo circa 300 m, appena possibile, ci spostiamo sul marciapiede dove c’è una ciclo-pedonale. La pista poco dopo si interrompe con un attraversamento a SX che seguiamo e procediamo per via Berengario. Da qui fino a Spessa di Cividale seguiremo il tracciato BIMOBIS.

La strada curva a DX e si interrompe dopo circa mezzo chilometro ad uno stop. Giriamo a DX e poi subito a SX su strada Braide. Si passa in mezzo ai vigneti e al bivio manteniamo la DX. Giunti all’incrocio svoltiamo a SX e, dopo 200 m, al bivio, a DX.

Attraversiamo vigneti e campi arrivando in via Doria a Gagliano, curviamo a SX e dopo pochi metri a DX in via Pidian. Seguiamo la strada asfaltata, che termina dopo 700 m, all’altezza di un agriturismo, e continua su sterrato per 400 m. All’incrocio con un’altra strada bianca manteniamo la SX e dopo 200 m, al bivio, la DX. Seguiamo l’andamento della strada per circa 1 km, fino ad arrivare a un nucleo abitativo di un paio di case. La strada costeggia questo nucleo curvando a DX, ma noi prendiamo un sentiero poco battuto alla nostra SX che ci conduce sulla SP 48. Giriamo a DX e dopo un centinaio di metri a SX (all’altezza delle strisce pedonali). Seguiamo la strada bianca per 600 m arrivando dietro il cimitero di Spessa e continuiamo su strada asfaltata che passa in mezzo ai vigneti. Al termine della via svoltiamo a DX, passiamo la chiesa e manteniamo la SX.

Proseguiamo dritti per 300 m fino a scorgere Villa Rubini e il suo parco. Boschetti, alberi secolari e vigneti accrescono il fascino di questo complesso rurale ristrutturato nell’Ottocento su progetto del noto paesaggista Andrea Scala.

 

Torniamo indietro per la strada da cui siamo arrivati e, all’altezza della chiesa, seguiamo l’andamento della strada che curva a SX e dopo 700 m attraversiamo l’incrocio seguendo le indicazioni per Premariacco. Proseguiamo per circa mezzo chilometro e svoltiamo a SX seguendo le indicazioni per Rocca Bernarda. Cominciamo a pedalare in salita e, dopo 1 km, all’incrocio, imbocchiamo la strada a SX e alla successiva intersezione (800 m) la sterrata alla nostra DX.

Entriamo nel complesso di Villa Valvason Maniago Perusini (Rocca Bernarda) che, inserita in uno splendido paesaggio vitato, sorge su un colle da cui si godono ampie vedute. La villa padronale ha origini nel XVI sec. e comprende al suo interno un giardino all’italiana e un parco dall’impianto informale, in cui si alternano prati, bochetti e vigneti. Qui si producono infatti antiche varietà di vini pregiati tra cui il famoso Picolit.

 

Dal piazzale antistante la rocca imbocchiamo la strada sterrata alla nostra SX, non quella da cui siamo arrivati, e ne seguiamo l’andamento per 2,7 km, fino a giungere sulla SP 19. Qui giriamo a DX e, dopo 400 m, imbocchiamo un’altra sterrata a SX.

Da qui percorreremo il tracciato dell’Itinerario Turistico di Rosazzo fino Leproso.

Seguiamo la strada bianca e al suo termine manteniamo la SX su via Zorutti (asfaltata). Allo stop giriamo a DX e dopo 100 m nuovamente a DX.

Siamo a Leproso e fino a Cividale seguiremo la Ciclovia FVG 3.

Pedaliamo lungo la strada che costeggia il Natisone e dopo 2,8 km, attraversiamo l’incrocio seguendo l’attraversamento ciclabile e proseguiamo dritti fino alla successiva intersezione che superiamo seguendo la segnaletica orizzontale e svoltando prima a SX e poi a DX. Pedaliamo per circa mezzo chilometro per poi curvare a SX in via Monte Canin e poi nuovamente a SX al bivio.

Oltrepassato il Natisone, giriamo a DX nella prima strada asfaltata, che percorriamo fino alla fine. All’incrocio seguiamo la segnaletica orizzontale e imbocchiamo la strada alla nostra DX, immettendoci nella ciclo-pedonale che fiancheggia la strada. Seguiamo la pista per un paio di chilometri, poi questa curva a SX e costeggia la SR 356 per circa 300 m. Al suo termine attraversiamo e continuiamo a pedalare su strada Crotaria alla nostra DX, che passa sotto la strada regionale, sino a giungere a Grupignano. Allo stop svoltiamo a SX e poi nuovamente a SX proseguendo su via Apollonia sino a giungere all’incrocio con la SS 54. Qui suggeriamo di attraversare con cautela la strada e immettersi sulla pista che troviamo di fronte. Si consiglia di attraversare sulle strisce pedonali più vicine.

Seguendo la segnaletica orizzontale si arriva in via del Crognolet, si pedala lungo questa strada, si attraversa il passaggio a livello e all’incrocio si gira a DX imboccando la pista che passa davanti al Palazzetto dello Sport e arriva fino al parcheggio prospiciente la stazione di Cividale. A questo punto si smonta dalla bici e si segue il marciapiede che ci conduce a destinazione.

 

Allegati

  • Itinerario GPX (42 KB, gpx)
  • Itinerario KML (11 KB, kml)