Come seguito ideale della mostra Le fornaci della Chiamana: una fabbrica di 2000 anni fa, tenutasi a Carlino (Ud) nel 2012, l’ERPAC e il Comune di Carlino hanno promosso un progetto di documentazione e divulgazione del sito archeologico in località Chiamana e dei suoi prodotti laterizi e ceramici, in particolare dell’importantissimo nucleo di vasellame, lucerne a altri reperti in ceramica invetriata di IV-V secolo d.C., per cui il sito è noto e studiato a livello internazionale.
Il progetto è incentrato sulla pubblicazione di un catalogo, nel quale si ripercorrono le tappe della mostra del 2012, ma con uno sguardo allargato a tutti i principali aspetti dell’impianto produttivo rimesso in luce nei recenti anni ’70-’80 sulle rive del fiume Zellina; inoltre, un capitolo è dedicato alla presentazione dei primi risultati dei nuovi scavi archeologici condotti nel sito, anche in prospettiva di una riqualificazione dell’area per scopi di pubblica fruizione.
Accanto alla pubblicazione del catalogo, il progetto ha portato alla catalogazione nel SIRPaC di 200 reperti archeologici provenienti dal sito, anch’esso oggetto di documentazione nel catalogo regionale, trattandosi di una delle principali realtà produttive dell’agro centuriato aquileiese. Nato nel I secolo d.C. probabilmente come impianto per la fabbricazione di laterizi nell’ambito di una villa rustica, esso conobbe diverse fasi di sviluppo, che lo portarono a realizzare prodotti ceramici di diverso tipo fino alle soglie dell’altomedioevo.
Il catalogo Le fornaci della Chiamana, una fabbrica di 2000 anni fa è stato presentato a Carlino (Ud), sabato 22 ottobre 2016. Per l’occasione, si è tenuta una Tavola rotonda sul tema Valorizzare un sito archeologico oggi: possibili strategie e interventi.