Cicli affrescati di Pomponio Amalteo

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Cicli affrescati di Pomponio Amalteo

Nelle chiese del territorio della destra Tagliamento Pomponio Amalteo (1505-1588), uno degli artisti di maggiore spicco della pittura friulana del Cinquecento, ha lasciato numerosi splendidi cicli affrescati, testimonianza dell'eccellenza che egli seppe raggiungere in quest'arte.

Appartenente a una famiglia tutt’altro che modesta, la carriera del maestro, oltre che fondarsi su indiscusse capacità artistiche e organizzative, poté contare sull’appoggio di parenti influenti, uomini di chiesa e di lettere, e sulla formazione presso il più illustre pittore del tempo, Giovanni Antonio de’ Sacchis detto il Pordenone (1483 circa- 1539), del quale sposò la figlia Graziosa nel 1534.

Il suo linguaggio magniloquente, capace di dominare ampi spazi con imponenti scenografie architettoniche e fondali paesaggistici abitati da figure grandiose, contraddistinte da una teatrale gestualità, si dichiara profondamente debitore verso quello del maestro, del quale riprende e ripropone temi e motivi nel corso di tutta la sua lunga attività artistica.

La fortuna del pittore si affermò definitivamente dopo il trasferimento a Venezia (1535) e la morte (1539) del Pordenone, al quale fu spesso chiamato a subentrare in incarichi che questi aveva mancato di onorare, tanto che in diversi casi a lungo vi è stata incertezza attributiva e si sono ipotizzati aiuti e collaborazioni tra allievo e maestro.
A partire dal 1535 e nel corso dei due decenni successivi si susseguono a ritmo vertiginoso gli incarichi per la realizzazione di cinque importanti cicli ad affresco, una tecnica magistralmente padroneggiata, in chiese della destra Tagliamento: da Lestans a San Vito al Tagliamento e Prodolone, da Casarsa a Baseglia, presso Spilimbergo.

Il 4 aprile 1535 Pomponio sottoscrisse il contratto per l’esecuzione, nel corso dei successivi tre anni, della decorazione del coro della chiesa di Santa Maria Assunta di Lestans con Storie della vita della Madonna e di Cristo, Episodi biblici, Dottori della chiesa, evangelisti, profeti e sibille, Santi e Sante.

A poco più di un mese di distanza, il 17 maggio seguente, la confraternita dei Battuti di San Vito al Tagliamento gli affidava l’incarico di affrescare la zona absidale della chiesa di Santa Maria, che egli avrebbe ricoperto con Scene della vita della Vergine e dell’infanzia di Cristo, l’Assunzione di Maria ed Episodi biblici.

Alle precedenti commissioni venne ad aggiungersi quella, sottoscritta il 22 gennaio 1536, per un ciclo di Storie della vera croce da realizzarsi in tre anni nella chiesa di Santa Croce di Casarsa, gravemente danneggiato da un bombardamento che nel 1945 distrusse completamente i dipinti della volta.

L’esecuzione nella chiesa della Beata Vergine delle Grazie di Prodolone di un altro ciclo di Storie della vita della Madonna, fu concordata il 13 dicembre 1538 dall’artista, che si impegnava a condurla a termine in quattro anni a partire dal 1539.

Tra 1544 e 1550 si scalano, infine, gli affreschi con Storie della passione di Cristo, Storie della vera croce, Cristo in gloria e simboli della passione, padri della chiesa, evangelisti, profeti e sibille e l’Annunciazione su pareti e volta del coro della chiesa di Santa Croce di Baseglia.

Godibilissimi anche per l’attenzione tributata alla descrizione di interni e oggetti domestici e religiosi, per la vivacità della decorazione a grottesche di grande fantasia e la freschezza di alcune figurazioni minori, è la stessa contiguità spaziale di questi cicli che invita alla loro scoperta in un territorio straordinariamente ricco di opere affrescate di grande interesse.

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Per approfondire:

  • Amalteo, catalogo della mostra (Pordenone, Museo Civico, Centro culturale Odorico da Pordenone, 27 settembre-28 dicembre 1980), a cura di L. MENEGAZZI, Pordenone 1980.
  • Pomponio Amalteo Pictor Sancti Viti 1505-1588, catalogo della mostra (San Vito al Tagliamento, Chiesa di San Lorenzo, 27 settembre-17 dicembre 2006), a cura di C. FURLAN, P. CASADIO, Milano 2006.