Stazione ferroviaria di Artegna – Giardino e Roseto Garlant Fabiani (Artegna) – Giardino del Castello di Susans (Susans) – Giardino e Parco di Villa Gallici Deciani (Montegnacco) – Stazione ferroviaria di Tricesimo-San Pelagio
mappa
altimetrie
Percorso impegnativo per la sua lunghezza e la presenza di saliscendi. Da Artegna arriva a Susans e a Montegnacco, per terminare alla stazione di Tricesimo.
FONDO STRADALE: asfalto, sterrato
ANDATA: 38,3 km
RITORNO: in treno
Giunti in stazione ad Artegna imbocchiamo via Micossi alla nostra SX. Pedaliamo per 800 m e allo stop manteniamo la SX immettendoci nella rotatoria e uscendo alla seconda uscita.
Dopo 150 m svoltiamo a SX in via Vicenza, al civico 5 troviamo l’ingresso al Giardino Roseto Garlant Fabiani, dove si può ammirare una straordinaria collezione di rose inserita tra gli orti, il frutteto e numerose piante rare. Le cascate di fiori che scendono dall’alto degli alberi, i colori e i profumi delle diverse varietà rendono indimenticabile la visita.
Proseguiamo nella direzione da cui siamo arrivati seguendo la strada che curva a DX e costeggia un campo sportivo e poco dopo 200 m svoltiamo a SX in una stradina asfaltata che passa attraverso delle aree coltivate. Al termine della strada giriamo a SX in via Sottocastello e dopo 150 m nuovamente a SX in via dei Galli. Passiamo sotto la linea ferroviaria e attraversiamo la strada statale per imboccare la strada bianca dinanzi a noi. Ne seguiamo l’andamento per 1,3 km e una volta superato il ponte sul Rio Bosso manteniamo la DX seguendo il corso d’acqua. Arrivati su strada asfaltata giriamo a DX e passiamo il ponte sul fiume Ledra. Alla rotatoria proseguiamo dritti prendendo la seconda uscita e svoltiamo nella prima strada che troviamo alla nostra SX seguendo le indicazioni per Buja. Percorriamo 1 km entrando e uscendo da Campo Garzolino. Passiamo il ponte sul Ledra e dopo 200 m curviamo a DX imboccando via Ledra che percorriamo per 1,4 km. A questo punto la strada continua con via S. Floreano e sulla DX troviamo una pista ciclopedonale, dove ci immettiamo. Pedaliamo su sede protetta per circa 1 km seguendo l’andamento della pista che attraversa la strada provinciale e giunge in via Adreuzza. A questo punto lasciamo la pista svoltando a DX.
Passiamo il cavalcavia dell’autostrada e proseguiamo dritti. La strada curva a SX e, passato il ponte sul rio, manteniamo la DX continuando a pedalare su via Andreuzza. Oltrepassiamo nuovamente il fiume Ledra e seguiamo l’andamento della strada pedalando per 1,3 km fino a giungere all’intersezione con la SP 46, poco fuori da Casasola. Svoltiamo a DX e procediamo per 1 km, a questo punto manteniamo la DX e imbocchiamo via Gortani seguendo le indicazioni per S. Daniele del Friuli.
Alla rotatoria prendiamo la prima uscita e cominciamo a pedalare in salita su via Carnia. All’incrocio con la strada regionale svoltiamo a DX e poi subito a SX su via Marconi. In questo passaggio si raccomanda attenzione. All’incrocio manteniamo la SX ed entriamo in località Triveriacco. Arriviamo allo stop e svoltiamo a DX cominciando l’impegnativa salita che conduce in cima al colle di Susans e all’omonimo castello. Il suo ingresso è segnalato da un cancello in ferro battuto sorretto da due pilastri bugnati in pietra, molto alti rispetto alla cinta perimetrale, decorati sulla sommità con delle sculture.
Qui possiamo ammirare il Giardino di Villa Colloredo Mels noto anche come Castello di Susans. Usciti dalla proprietà continuiamo sulla stessa strada da cui siamo arrivati e allo stop giriamo a SX cominciando la discesa. Dopo 400 m manteniamo la DX e imbocchiamo una strada che seguiamo fino alla sua fine. Passato il cimitero e il campanile giungiamo ad uno stop, facendo attenzione giriamo a SX e all’incrocio manteniamo la DX per imboccare via Nazionale e poi svoltare a SX in via Rive di Taboga. Per questo passaggio si consiglia di scendere dalla bici e di attraversare la strada utilizzando le apposite strisce pedonali.
Si segue l’andamento della strada per 1,4 km e alla rotatoria, facendo attenzione, si esce alla prima uscita, continuando a pedalare per 1 km sino a giungere a un grande incrocio che attraversiamo con cautela proseguendo dritti su via Mondovì. Al successivo incrocio curviamo a SX e seguiamo l’andamento della strada per 1,4 km, svoltando a DX e arrivando ad uno stop, dove manteniamo la SX seguendo le indicazioni per Pers.
All’incrocio giriamo a DX, seguiamo la strada per 800 m e svoltiamo a DX in via Matteotti. La strada curva a SX e allo stop giriamo a SX e poi subito a DX in via della Filanda. All’intersezione con la SP 58 manteniamo la DX e pedaliamo per 1 km fino ad arrivare alla rotatoria dove prendiamo la terza uscita (indicazioni per Adeacco). Qui si consiglia di scendere dalla bici e attraversare a piedi sulle apposite strisce.
Dopo 200 m svoltiamo a SX seguendo le indicazioni per Treppo Grande. Pedaliamo per 1,4 km passando sopra l’autostrada e giungendo a una rotatoria. Alla nostra SX possiamo ammirare la chiesa di San Michele Arcangelo risalente al XVI sec. e il suo campanile.
Imbocchiamo la seconda uscita e dopo 300 m giriamo DX seguendo le indicazioni per Tricesimo. Entriamo a Treppo Piccolo e passiamo davanti alla chiesetta di Santa Maria Maddalena e usciamo dal paese arrivando sulla SP 55, dove ci immettiamo mantenendo la DX. Incontriamo il cartello che indica che stiamo entrando a Cassacco e dopo 200 m svoltiamo a SX in direzione Martinazzo. All’incrocio proseguiamo dritti su via Leopardi e entriamo a Montegnacco.
Proseguiamo dritti e svoltiamo nella prima strada a SX (via S. Giusto). Pedaliamo in salita per 300 m sino a giungere alla chiesa di San Giusto martire, l’edificio risale al XV secolo e nel corso della sua storia ha subito un intervento radicale di rifacimento. Della chiesa primitiva resta solo una sorta di guglia scolpita e collocata ora sulla sommità del frontone, recante data 1486.
Poco dopo la strada curva a DX, mentre noi svoltiamo a SX in via Gallici. Pedaliamo in salita fino a giungere dinanzi all’ingresso di Villa Gallici Deciani dove possiamo visitare il parco e il giardino. L’edificio domina la collina di Montegnacco e spicca per forma e colore nel paesaggio rurale. Era residenza estiva dei nobili Gallici prime e poi, dopo l’unione matrimoniale tra le due famiglie alla fine dell’Ottocento, passò ai conti Deciani a cui ancora oggi appartiene. Nel parco sono presenti un cedro centenario dal diametro di quasi due metri, i fusti della gigantesca sequoia americana (nati dai polloni di un preesistente esemplare abbattuto agli inizi del secolo scorso), e le “Olea Fragrans” da considerare per le notevoli dimensioni raggiunte .
Ritorniamo indietro per via Gallici, all’incrocio giriamo a SX continuando la discesa e al successivo stop svoltiamo nuovamente a SX.
Per chi volesse fare una deviazione di meno di 1 km (con saliscendi), si segnala nelle vicinanze il Castello di Cassacco. L’edificio risale al Duecento e nei secoli ha straordinariamente mantenuto gran parte delle sue strutture. Forse per via della sua posizione o della sua struttura non fu distrutto dalle lotte feudali. Nel basso Medioevo e nel Quattrocento furono fatte alcune modifiche per costruire la chiesetta di Santa Maria Assunta.
Pedaliamo per 400 m e alla rotatoria prendiamo la seconda uscita. Attraversiamo il successivo incrocio facendo attenzione e proseguiamo su via della Stazione per 1,2 km, passando davanti all’ex stazione di Tricesimo. All’incrocio svoltiamo a DX sulla SP 105 e poi a SX in via dei Valentinis. Ne seguiamo l’andamento per circa 1 km, al bivio curviamo a DX e arriviamo sulla SP 58, dove manteniamo la DX.
Dopo mezzo chilometro giriamo a SX in via dei Paolini e al termine della strada nuovamente a SX. Pedaliamo lungo la SP 77 per 400 m e poi curviamo a DX seguendo le indicazioni per la stazione ferroviaria. Passiamo davanti alla pittoresca chiesa di S. Pelagio risalente alla fine del XV sec. e caratterizzata in facciata da un ampio portico con aperture ad arco a sesto acuto. Insieme alla chiesa di S. Giuseppe a Laipacco, costituisce uno dei più importanti edifici religiosi del territorio comunale per la presenza di affreschi opera di Gian Paolo Thanner e l’altare in legno intagliato e dorato.
Pochi metri dopo arriviamo alla stazione ferroviaria di Tricesimo.
Allegati
- Itinerario GPX (62 KB, gpx)
- Itinerario KML (16 KB, kml)