Itinerario alla scoperta di cinque dimore storiche tra Montereale e Pordenone

09 Gennaio 2024

Itinerario alla scoperta di cinque dimore storiche tra Montereale e Pordenone

itinerario 5 ville

Stazione ferroviaria di Montereale Valcellina – Villa Cigolotti (Montereale Valcellina) – Villa Tonon (San Leonardo Valcellina)– Villa Tiani (San Leonardo Valcellina) – Villa Cattaneo (San Quirino) – Villa Badini Pasqualini (Sclavons) – Stazione ferroviaria di Pordenone

 

Mappa itinerario 5 ville

mappa                                                                                     

 

 

Altimetrie itinerario Montereale Pordenone

altimetrie

 

 

Percorso unidirezionale che prevede l’uso del treno: si parte dalla stazione di Montereale e si giunge a quella di Pordenone, passando per San Leonardo, San Quirino e Sclavons.

 

FONDO STRADALE: asfalto, pavé
ANDATA: 30,6 km
RITORNO: in treno

 

Usciti dalla stazione di Montereale Valcellina imbocchiamo la strada alla nostra SX che costeggia i binari. Al termine della via svoltiamo a DX e pedaliamo lungo la ciclo-pedonale per poi proseguire sempre dritti su carreggiata. Entriamo in centro e oltrepassiamo una piazza adibita a parcheggio (Piazza Roma). A questo punto giriamo nella prima strada alla nostra DX, via Garibaldi (obbligo di svolta), e poi a SX in via Verdi. Dopo 200 m curviamo a SX e pedaliamo lungo via Roma. Al civico 10 troviamo l’ingresso di Villa Cigolotti. Nel 1598 Pietro Cigolotti si stabilì a Montereale per controllare il commercio e il trasporto verso Venezia dei legnami provenienti dalla Valcellina. La costruzione, adattata ai canoni della villa veneta e ancor oggi di proprietà familiare, si deve a uno dei suoi discendenti, Tommaso Cigolotti, che la edificò nel 1671.

 

Percorriamo la strada da cui siamo arrivati e dopo essere tornati indietro fino a piazza Roma giriamo a SX in via Alighieri e poi a DX in via Verdi. Pedaliamo per un centinaio di metri, finché troviamo un’area giochi. A questo punto imbocchiamo la strada alla nostra SX e ne seguiamo l’andamento per 1,3 km. Passiamo sopra la linea ferroviaria e sopra alla SP 19 e proseguiamo per 2,3 km sino a raggiungere l’intersezione con la SR 251, dove svoltiamo a DX. Dopo 2,5 km, facendo attenzione, giriamo a SX entrando a S. Leonardo Valcellina. Passiamo davanti la chiesa di S. Leonardo, costruita nel 1867 in stile neoclassico, e caratterizzata da una facciata scandita da quattro alte paraste con capitello corinzio e portale architravato con frontone triangolare al centro. 

All’incrocio manteniamo la DX su via Giulia e, dopo 200 m, appare alla nostra DX Villa Tonon. La famiglia d’origine veneta dei Tonon raggiunse San Leonardo Valcellina nel corso del Settecento, per svolgere attività di commercio e di gestione delle tenute presenti in prossimità dei greti del Cellina. La villa fu restaurata a inizio Novecento per volere di Arturo Tonon, che le diede un’impronta liberty.

 

Torniamo indietro su via Giulia e seguiamo l’andamento della strada che curva a DX e diventa via Traiano. Alla nostra DX, al civico 4, troviamo Villa Tiani. L’edificio, il cui nucleo originale risale al XVI secolo, deve la sua edificazione all’omonima famiglia. La casata proveniva da Gemona del Friuli, ma le origini vanno ricercate nel Ducato veneziano di Candia, nell’isola di Creta, dove la dominazione della Serenissima si protrasse dal 1240 fino al 1669.

Usciti dalla villa prendiamo la seconda strada alla nostra SX, via Galet, e allo stop svoltiamo a DX su via San Foca. Dopo 4 km entriamo e usciamo dal centro abitato di San Foca, passando davanti all’omonima chiesa, e arriviamo a una rotatoria. Sfruttando la pista ciclabile prendiamo la seconda uscita.

Dopo un paio di chilometri entriamo a San Quirino e raggiungiamo una rotatoria, dove imbocchiamo la seconda uscita. A questo punto scendiamo dalla bici e attraversiamo la strada sulle apposite strisce per seguire la ciclo-pedonale alla nostra SX. Al termine della pista giriamo a DX e allo stop a SX entrando in piazza Roma. Al civico 10 troviamo l’ingresso di Villa Cattaneo, che domina lo spazio urbano con l’imponente prospetto a bifore sovrapposte. La villa-palazzo culmina nel belvedere timpanato affacciato sulla campagna circostante.

 

Usciti dall’edificio attraversiamo l’area di sosta, al termine della quale si trova una ciclo-pedonale che percorriamo per mezzo chilometro. Giunti su via Madonnetta giriamo a SX e seguiamo l’andamento della strada che curva a DX e poi a SX. Allo stop svoltiamo a DX e pedaliamo lungo la SP 23 per 3,5 km entrando a Cordenons, una cittadina con una vivace vita culturale, che conta strutture importanti come il Centro culturale “Aldo Moro” con biblioteca civica e Auditorium polivalente.

Proseguiamo dritti e, alla rotatoria, imbocchiamo la seconda uscita. Pedaliamo per 700 m fino alla rotatoria successiva dove invece prendiamo la prima uscita.

Seguiamo la strada per 1,5 km e, oltrepassata la chiesa di San Pietro Apostolo, alla nostra DX scorgiamo Villa Badini Pasqualini. L’edificio rappresenta un tipico esempio di villa veneta, con alcune soluzioni architettoniche risalenti alla seconda meta del Seicento. Fu residenza estiva della famiglia Badini, appartenente alla nobiltà pordenonese, e successivamente aggregatasi all’aristocrazia veneziana.

 

Proseguiamo nella direzione da cui siamo arrivati per 1,5 km entrando a Pordenone. Al semaforo continuiamo dritti, passiamo sotto il cavalcavia della SS 13 e costeggiamo Parco San Valentino, un ampio parco urbano, che si affaccia su uno specchio d’acqua artificiale (per ulteriori approfondimenti si rimanda a La Verde Bellezza. Guida ai parchi e ai giardini storici pubblici del Friuli Venezia Giulia.

Proseguiamo dritti sulla ciclabile di via Colonna, al termine della strada giriamo a DX seguendo i tracciati ciclabili e dopo 300 m a SX in via XXX Aprile, sempre seguendo la segnaletica orizzontale.

Continuiamo a pedalare sulla pista che, dopo 800 m, conduce alla stazione dei treni. 

Si consiglia di fare una deviazione (via Mazzini) per ammirare il centro storico di Pordenone. Dal Palazzo del Comune, inizia Corso Vittorio Emanuele II, l’antica Contrada Maggiore, elegante via con lunghi portici, palazzi di grande interesse artistico, vetrine curate e caffè accoglienti.

 

 

Allegati

  • Itinerario gpx (33 KB, gpx) 
  • Itinerario kml (9 KB, kml)